Abbiamo parlato in un precedente articolo di cos’è la Data Virtualization e di come la sua applicazione in azienda possa essere di aiuto nella diffusione della cultura del dato e di supporto ai processi in ottica di digital trasformation. I vantaggi e benefici che la Data Virtualization porta in azienda riguardano tutti i data consumer anche se ovviamente si riflettono sul lavoro di ciascuno in modo diverso. Vediamo per le diverse funzioni aziendali, quali sono i benefici più evidenti.
Data Virtualization: i benefici per i Data Architect
La Data Virtualization permette ai data architect di creare e gestire moderne architetture astraendo la complessità dell’accesso ai dati. In questo modo l’architetto è in grado di concentrarsi molto di più sulla data governance, ad esempio sfruttando la data virtualization per applicare controlli sull’accesso ai dati delle diverse figure aziendali. In breve quindi, non solo sarà più veloce ed agile la realizzazione e la manutenzione dell’architettura, ma sarà anche più semplice e veloce l’accesso ai dati da parte degli utenti.
Data Virtualization: i benefici per gli sviluppatori
L’accesso semplificato e controllato ai dati è un ottimo punto di partenza per gli sviluppatori perché, tra le altre cose, riduce al minimo la necessità di codifica manuale, consentendo agli sviluppatori di concentrarsi su altre attività, come l’ottimizzazione della distribuzione delle informazioni su larga scala. Permette cosi di costruire soluzioni per i clienti in tempi molto più rapidi e di dare loro accesso ai dati necessari in modo veloce e controllato.
Data Virtualization: i benefici per i CxO
I CxO, quindi i leader aziendali dei diversi reparti, possono toccare con mano i vantaggi della Data Virtualization osservando come cambiano le perfomance e il modo di lavorare dei loro teams. Oltre ad osservare grandi risparmi in termini sia economici che di tempo, i leader aziendali hanno adesso modo di prendere decisioni consapevoli e tempestive perché basate su processi interni molto più precisi ed efficienti. Ad esempio i chief risk officer sono in grado di reagire meglio alle situazioni di rischio analizzando i dati in tempi utili e quindi riuscendo a mitigare efficacemente gli effetti negativi. Oppure i chief marketing officer: grazie ad un accesso ai dati e alle analisi fatte su essi dai team di data science sono in grado di impostare al meglio le campagne per ottimizzarne gli effetti. Oppure ancora i chief information officer sono in grado di accelerare i risultati aziendali a un costo inferiore.
Data Virtualization: benefici per i Data scientist
La data virtualization è strettamente legata alla Data Science: le tecniche avanzate di data science, sono estremamente utili per ricavare informazioni preziose dai dati, le piattaforme di Data Science sono sempre più accessibili, ma comunque il Data Scientist trascorre ancora la maggior parte del tempo a pulire e manipolare i dati per renderli utilizzabili a fini analitici. In questo senso la Data Virtualization è un ottimo strumento per rendere i dati aziendali più accessibili, semplificare la fase di preprocessing e lasciare ai Data Scientist tutte le energie da dedicare agli aspetti più analitici ed avanzati.
Abbiamo approfondito quest’ultimo punto durante il webinar “La Data Virtualization a sostegno della Data Science” insieme ad Andrea Zinno, sales Manager di Denodo.