Da un lato il marketing, una delle aree più controverse del mondo del business (e non solo), amato e odiato, incompreso (“ma a cosa serve?”, “è solo pubblicità”, “ma perché è una scienza?”), e, come talea tratti sfacciato. Dall’altro l’Intelligenza Artificiale, una delle più misteriose aree nell’ambito tecnico (“ah, ti occupi di AI, quindi, fai robot?”), tutti vorrebbero farne parte e usarla, molti pensano sia quanto di più elevato si possa studiare. Si sono incontrati, sebbene alcuni siano ancora scettici e inconsapevoli, e, siccome gli opposti si attraggono, questo matrimonio s’ha da fare

In Italia, realtà fatta di piccole-medie aziende, dobbiamo ancora abituarci a questa combinazione vincente, altrove è già da tempo un irrinunciabile “must have”, un connubio dal quale nascono grandi risultati e idee che garantiscono vantaggi considerevoli. 

 

Il marketing non è solo pubblicità

 

Ebbene sì. La pubblicità è uno step del marketing, un sottoinsieme del marketing, una parte di un mondo, è il “wit” che incontra la ricerca di mercato e l’analisi. Analisi di trend, analisi della concorrenza, analisi del cliente, analisi dei prodotti, ricerche di mercato e conseguentemente proiezione dei relativi risultati. E per fare ricerca ed analisi a cosa si ricorre se non alla statistica ed a concetti quali “il fatturato medio annuo”, “il mercato con un ROI più alto”, “il cliente con il CLV più considerevole”? E nel caso in cui si abbiano, come ormai è solito accadere, grandi quantità di dati eterogenei, sporchi e incompletile analisi come si semplificano se non attraverso il ricorso al data mining (estrazione di informazioni utili da grandi quantità di dati), preceduto da opportuni processi automatizzati di preparazione ed ottimizzazione del dato, e al machine learning? Quest’ultimo gioca un ruolo fondamentale nella vita di un marketer. L’apprendimento automatico può venire in aiutper raggiungere con un considerevole risparmio di tempo e un limitando “intervento manuale”, un risultato ottimale rispondente a quanto ricercato dal marketer stesso, combinando le features su cui vuole concentrarsi. Pensiamo ad una grande azienda di moda il cui marketing analyst vuole raccogliere informazioni circa clienti con caratteristiche anagrafiche e comportamentali simili. In questo caso, ad esempio, potrebbe trarre vantaggio dal ricorso a determinati tipi di clustering, a seconda dei dati a disposizione. In questo caso l’AI sposa il marketing analitico. 

 

Marketing, strategia e proattività

  

E’ poi il momento del marketing strategico. In questo caso il marketer conduce analisi più approfondite, non solo descrittive, ma anche predittive. Si chiederà cosa potrebbe succedere e, di conseguenza, proverà ad implementare delle strategie per evitare o almeno limitare un danno, oppure consolidare o potenziare una posizione di vantaggio. Tra gli interventi strategici a cui sono maggiormente interessati i marketers vi è quello della fidelizzazione della clientela e della scongiurata perdita di fette di mercato. Il machine learning viene in aiuto con la churn prediction analysisper citarne una, che consente proprio di comprendere quale potrebbe essere il tasso di abbandono dei clienti, estraendo dal mucchio quelli potenzialmente infedeli e identificandone le caratteristiche, sta poi all’abilità dell’analista capire perché il cliente abbandona e come intervenire per evitarlo. Anche sul piano operativo si possono coniugare idee di business e proiezione dei risultati attraverso tecniche di machine learning che possono aiutare a comprendere se la scelta strategica potrà avere conseguenze più o meno positive. Trovate un approfondimento sul tema del “reinforcement learning” a questo link.

   

Il marketing è emozione e si, anche pubblicità!

  

Vi ricordate la campagna della Norwegian Airline per pubblicizzare il collegamento Low Fare con Los Angeles? Accadeva ai tempi della separazione tra Brad e Angelina e sulla carta stampata campeggiava un ammiccante “Brad is single”. Non dite che non ha strappato un sorriso anche ai più glaciali! Quella campagna è il risultato di un guizzo di un bravo marketer che, intanto, ha ottenuto il far parlare di sé. Quando il “guizzo” incontra la tecnica si può fare ricorso a tecniche NLP per valutare, ad esempio, il feedback rispetto al proprio marchio, ad eventi, campagne marketing o buone idee come quella della Norwegian Airline (ah! Se solo poteste fare un po’ di Twitter data crawling riferito alla settimana di quel Settembre 2016, quanti #hashtag trovereste riguardanti la compagnia aerea e la sua simpatica campagna marketing!).

L’evoluzione più sensata del connubio tra “spirito” e AI è, poi, mettere in piedi analisi prescrittive che migliorano la customer experienceattraverso l’uso di grafiche accattivanti.  

 

BNova sta mettendo tutte le sue energie in questo senso, siamo convinti che non andranno sprecate e che a certi matrimoni convenga non disertare! Voi siete ancora agnostici? 

  

  

New call-to-action

Approfondimenti da BNext:

Dataiku: cosa c’è da sapere sulla nuova release

Le novità più importanti della release 11.0 e 11.1.0 spiegate dal nostro data scientist Emiliano Fuccio

Data Science Lifecycle, le 6 (+1) fasi del processo

La Data Science è un campo di studi interdisciplinare il cui obiettivo finale è estrarre informazione e conoscenza utili da dati strutturati o non strutturati. Non esiste un framework unico e universalmente condivido per definire i processi di Data Science, tuttavia, dal punto di vista tecnico lo standard KDD è quello a cui ci si ispira maggiormente, perché indica l’intero processo di ricerca di nuova conoscenza dai dati.

A cosa serve la Data Science?

L’analisi dei dati è in generale una materia molto ampia e con una storia che rimanda indietro di diversi anni da oggi. Si inizia a parlare di analisi dati già alla fine del 1700 con le prime visualizzazioni grafiche e l’evoluzione di questa materia non solo negli...

Churn Strategy: gli step per impostarla al meglio minimizzando il Churn Rate

Churn analysis e churn rate sono due concetti strettamente connessi: l’analisi degli abbandoni (churn analysis) è quella branca della Data Science attraverso cui si cerca di prevedere quali clienti hanno maggiori probabilità di abbandonare l’azienda, cosa che si...

I 6 comandamenti per un Data Storytelling di successo 

Letteralmente il Data Storytelling è l’arte del raccontare una storia attraverso i dati. Si tratta dell’evoluzione della Data Visualization, l’ultimo step di quel lungo processo analitico che ha lo scopo di trasformare i dati provenienti dalle diverse origini di...

Cosa sono i Big Data e come vengono utilizzati?

I Big Data sono ormai entrati a far parte del mercato tecnologico globale, ma spesso questa definizione viene utilizzata senza aver chiaro di cosa si tratta o di quali sono le accortezze e le tecnologie necessarie per poterli sfruttare al meglio nel loro valore...

Chi è e quanto guadagna un Data Engineer?

Fino a qualche tempo fa occuparsi dell’analisi dati in azienda voleva dire fare BI, e non era difficile trovare figure che si occupassero di questo. Nell’ultimo decennio, invece, l’analisi dati si è evoluta in modo esponenziale, si inizia a parlare di Data Science,...

Eyes4Innovation, la rete che ti semplifica la vita

La rete ti semplifica la vita. Ecco la massima sintesi del motivo per cui è nata Eyes4Innovation, ed anche lo scopo ultimo perseguito dalle aziende fondatrici. Scopri com’è andato l’evento di presentazione.

Dataiku e Data Exploration: chi è il miglior detective della serie “Scooby-doo”?

Dataiku e la data exploration, il primo passo per impostare i progetti nel modo più adatto è esplorare i dati e imparare a conoscerli.

Dataiku viene lanciato in AWS Marketplace

Tutti i clienti AWS potranno accedere a Dataiku e sfruttare la potenza dell’AI: infatti Dataiku adesso è disponibile sul marketplace AWS.